e l'arte di saper trasformare le cose....
Ora non è che si tratti di fare Roma-New York, però questa strada da Roma a Livorno e da Livorno a Roma, sta un po' diventando la strada dell'orto, come si suol dire, benché non si tratti certo di pochi chilometri. Purtroppo la frequenza dei viaggi, ha trasormato questa linea in qualcosa di ordinario.
Oggi ad esempio, la nostra giornata a incastro funzionava in questo modo: Fabio ha accompagnato Asia in parrocchia per la giornata di ritiro, prima della Cresima di domenica, poi subito è partito per Livorno per andare a prendere Michele a scuola. Alle 16:00 mentre lui tornava da Livorno io sono andata a riprendere Asia in parrocchia. Ora penso che a breve saranno a casa anche loro due e mangeremo tutti insieme a cena.
Abbiamo chiesto alla signora XX se Michele si sarebbe potuto fermare almeno un giorno in più, data la giornata di festa di domenica, ma lei che è più il carceriere che la madre del bambino, ha detto che non si può fare. E' evidente che la signora XX voglia impedire in tutte le maniere una giornata serena. Questo ostacolare continuo è un danno perenne che si ripercuote su tutti noi e che crea soprattutto astio nei suoi confronti da parte dei figli, che anziché sentirsi rispettati come individui liberi, con i loro desideri e le loro volontà, e i loro affetti, si sentono oggetto di possesso della signora XX. Trovare accordi tra genitori a beneficio dei figli è costruttivo per tutti. Si vive semplicemente meglio. Capisco che esista un provvedimento dove un giudice detta le regole, ma non comprendo come questo possa diventare legge statica, in una vita che è in continuo movimento ed evoluzione.
La Corte d'Appello di Firenze, è stata particolarmente ingiusta nell'attribuire a Fabio e a noi tutti di conseguenza, tutti i viaggi del bambino. I giudici nel punire Fabio attraverso questa decisione, hanno garantito tranquillità alla signora XX senza considerare cosa ha fatto in passato e cosa continui a fare nel presente, e con Fabio hanno punito tutti noi, in primis la figlia Asia. E' ovvio che questo andi-rivieni tra Roma e Livorno, entra in contrasto con la vita lavorativa di Fabio, che per forza di cose si è dovuto organizzare lavorando a week-end alternati, in quanto un week-end è sempre occupato dal viaggio di rientro. Per questo succede che una domenica lavori e una domenica viaggi, non avendo mai una domenica libera per poter trascorrere con la famiglia e con Asia soprattutto, che avendo optato di stare con il padre, inevitabilmente viene punita quanto lui.
Le punizioni che i giudici infliggono agli uomini, avvantaggiando le donne, ricadono anche sui minori che scelgono di stare con i padri e potremmo valutare questo sotto diversi profili, a cominciare da quello economico. ⇨ DUE FIGLI, DUE PESI, DUE MISURE
Ho già spiegato di come Asia sia stata svalorizzata avendo optato di vivere con il padre. Come venga ostacolata per via delle spese attribuite al padre. E come venga trascurata a causa dei viaggi attribuiti allo stesso. Per godere di determinati benefici bisogna scegliere le mamme, su questo non vi è dubbio.
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| illustrazione di Pascal Campion |
Concluderei con una parolaccia per il giudice.... ma non è il caso|||| Tanto la immaginerete tutti!


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