FABIO

giovedì 10 maggio 2018

LA MAMMA NARCISISTA

illustrazione di Amanda Cass
Quello del narcisismo patologico, è un tema che ho affrontato soprattutto all'inizio del blog ➪ NARCISISMO PATOLOGICO QUESTO SCONOSCIUTO e non credo di aver mai fatto segreto sul fatto che alla signora XX questo disturbo fu  riscontrato già dalla prima C.T.U. e meglio identificato nella seconda perizia del Tribunale dei Minori di Firenze, eseguita da due psicologhe infantili, una C.T.U. con i fiocchi veramente, che mette a nudo molte verità, ma di cui parlerò più in là per la gravità con cui tali verità furono soppesate e portarono al giudizio finale del giudice.  PRIMA C.T.U. E SCANDALOSA CONCLUSIONE DEL TRIBUNALE DI LIVORNO
In questo post, non voglio parlare del disturbo concreto della signora XX, ma di come è in generale una mamma con questo disturbo, come vede i suoi figli, come li tratta e come si relaziona con loro e soprattutto cerco le storie dei figli delle mamme narcisiste, per avere un riscontro, per sapere come questi hanno superato o non superato i loro problemi e soprattutto quali sono stati i loro problemi.
Vuoi o non vuoi, i figli di Fabio hanno a che vedere con una mamma narcisista e questo sarà per sempre nella loro vita, un legame che nessun organo di giustizia potrà spezzare davvero, una ferita che nessun servizio sociale potrà realmente sanare, soprattutto perché nessuno degli organi preposti prende realmente in considerazione il significato di questa patologia, e cosa voglia dire essere figli di una madre narcisa. 
Io ho il vizio di documentarmi molto e di leggere all'infinito, perché dal mio punto di vista più si conosce, più si è in grado di affrontare. Ho comprato un libro da poco che si intitola "Ho sposato un narciso" scritto dalla psicologa e terapeuta Umberta Telfener che mi sta aiutando a comprendere ulteriormente come è una mamma narcisa e come è il suo rapporto con la prole, perché cerco di fare quello che non è in grado di fare il servizio sociale e cioè dare sostegno e conforto ad Asia. Soprattutto a lei che sta affrontando una triangolazione terribile, tra sua madre e il servizio che la dovrebbe tutelare dalla stessa.  
Riporto un breve riassunto di un capitolo del libro:
Una mamma narcisa investe molto sulla famiglia, per cui ha la pretesa che la sua famiglia funzioni come un orologio svizzero (e di questo purtroppo ne siamo ben consapevoli, in quanto sebbene di traverso, facciamo parte di quella famiglia. Per questo noi rientriamo nelle organizzazioni, pianificazioni e pretese della signora XX, sebbene di striscio). La narcisa pretende che tutto fili liscio, ma si concede con il contagocce alla sua famiglia, quindi di conseguenza spesso un figlio viene scelto perché sia il suo delegato. In genere il primo. La mamma narcisa è una mamma anaffettiva, detesta i sentimenti in quanto li teme, si è anestetizzata già dall'infanzia al dolore dell'emotività e con quel dolore ha escluso tutto il suo sentire in genere. Si difende dall'amore, scene di affetto la imbarazzano e insegna ai figli lo stesso gelido inesorabile raffreddamento emotivo. Per la mamma narcisista i figli, non sono soggetti, ma oggetti che possiede, sono il prolungamento di se stessa, per questo se entra in conflittualità con l'altro genitore e lo detesta, pretenderà che anche i figli lo detestino, con richieste esplicite come "graffia tuo padre, picchialo, prendilo a calci nel didietro" o con tentativi di plagio del tipo "tuo padre ti picchiava, non lo ricordi? tuo padre non ti voleva, ha tentato di farmi abortire quando eri nella mia pancia". Quindi un bambino educato a sentirsi il prolungamento di sua mamma, lentamente inizierà a voler compiacere sua madre e a comportarsi come lei richiede, prestando sempre meno attenzione alle proprie esigenze. Questa madre resterà fredda e punitiva anche quando i figli saranno grandi. 


illustrazione presa in prestito dal sito psicoadvisor


La domanda che vorrei porre alla dottoressa Telfener o a voi figli di madri narcise è:
come ci si può mettere in salvo da una madre come questa? Quale è la via di salvezza? Soprattutto quando giudici e servizi sociali impongono questa mamma come obbligo? 

Aiutatemi a capire! 

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