FABIO

venerdì 15 giugno 2018

LE CATENE INVISIBILI

Torno di nuovo a parlare del tunnel che imbocchiamo al momento della separazione:


cosa ci impedisce davvero di uscirne?



Le catene invisibili che ci trattengono nel tunnel possono essere tre: paura, rabbia e sensi di colpa. Fino a che non avremo sciolto dentro di noi una, due o tutte e tre le catene, sarà difficile emergere dal tunnel. Cercare strade alternative, direi che è del tutto inutile, in quanto queste catene ci inchiodano e non ci permettono l'andare avanti né sbocchi diversi da quello che è il nostro obiettivo: la luce che equivale alla libertà.



La paura ci immobilizza fino a quando non la riconosceremo come tale e non ci sentiremo forti abbastanza da poterla affrontare e superare. Dobbiamo imparare a conviverci affinché non ci impedisca di fare delle scelte. Per chi volesse approfondire ne ho parlato qui.


La rabbia è un ostacolo non indifferente. Genera desiderio di vendetta e questo ci inchioda nel tunnel. La rabbia è accecante e non ci permette di trovare soluzioni alternative. Ci impedisce di vedere lucidamente il cammino fino il riverbero nel fondo. La rabbia ci fa commettere errori, perché talvolta per dissetare la vendetta, siamo condizionati in azioni che non ci apparterrebbero. In alcune circostanze è normale provare rabbia, ma questa non deve diventare un nostro personale ostacolo, né deve generare conseguenze negative per noi stessi. Quando la rabbia ostacola il nostro cammino rischia di diventare un cilicio da portarci dietro, per cui nel caso andrebbe elaborata e superata. Personalmente penso che l'unica soluzione per liberarsi della rabbia sia il perdono. Il perdono è un cammino, non possiamo pensare di praticarlo solo con una volontà cerebrale, occorre anche una disposizione del cuore. Per chi volesse approfondire ne ho parlato qui.


I sensi di colpa a mio vedere sono la catena più difficile da sciogliere. Rimorsi per aver fatto o aver detto, rimpianti per non aver fatto o non aver detto. I sensi di colpa ci rendono vittima di noi stessi. Colpiscono la nostra autostima. Non ci fanno sentire meritevoli della felicità, per cui auto ostacoliamo i nostri obiettivi, semplicemente per mettere a tacere il senso di colpa. Anche in questo caso dobbiamo optare per il perdono, essere così clementi con noi stessi da perdonarci le mancanze o gli errori. Perdonare se stessi è ancora più difficile che perdonare gli altri. 



Saremo fuori dal tunnel quando avremo riconosciuto la paura come tale e ci sentiremo più forti della paura. Quando la nostra rabbia pur esistendo o ripresentandosi, non ci accecherà più con il desiderio di vendetta e saremo in grado di gestirla e orientarla nella giusta direzione, fino a smaltirla. Quando penseremo di meritare la felicità, nonostante i nostri errori, nonostante le nostre colpe, nonostante le nostre mancanze, nonostante i nostri difetti, quando ci saremo perdonati gli sbagli e ci sapremo accettare per ciò che siamo stati, cercando al massimo di migliorarci per espiazione, non di punirci con l'infelicità.  

Nessun commento:

Posta un commento

PRIMA TRANCHE VACANZE

Il nostro caso è particolare, perché tratta di quei genitori separati, non collocatari dei figli minori, a distanza. Non so come ci si organ...